SISTEMA FLOATING POWER/MOTEUR FLOTTANT
Tra le innumerevoli e innovative soluzioni tecniche adottate dalla Traction Avant, il sistema Floating Power, brevettato negli Stati Uniti dalla Chrysler Corporation, aveva già trovato applicazione nel 1932, sotto la designazione di Moteur Flottant, sui modelli Citroen C4, C6 e Rosalie.
Il suo principio di funzionamento consisteva nel far oscillare il motore sull’asse immaginario che passava attraverso il suo centro di gravità, affinché il motore, non ancorato rigidamente al telaio ma montato su supporti elastici, evitasse durante il funzionamento di trasmettere le sue vibrazioni al corpo vettura.
Il 18 aprile 1934 questo sistema oscillante fu montato anche sulla nuova 7, sulla quale però tutto il gruppo motore, cambio e radiatore era solidale con la carrozzeria portante, e appoggiava su due silentbloc in metallo e gomma di forma curvilinea e a culla anteriormente, e del tipo semiluna a mensola posteriormente.

In questa prima configurazione, tutto il gruppo manifestava però un’oscillazione eccessiva e il radiatore tendeva a urtare contro la calandra, per cui a pochi mesi di distanza, nel settembre 1934, si adottò immediatamente una seconda configurazione per la quale il radiatore, non più solidale con il motore, fu fissato sulla traversa anteriore dell’avantreno, sostituendo tutti i manicotti con quelli classici in gomma.

In dicembre i due ingegneri Paul d’Aubarède e Pierre Lemaire, che avevano già messo a punto il sistema di origine americana, progettarono un terzo sistema del tutto nuovo denominato Pausodyne.
In questa terza configurazione furono montati due nuovi silentbloc di forma cilindrica anteriormente e cubica posteriormente, e furono previsti altri due silentbloc conici laterali a elasticità variabile, sui quali tutto il gruppo oscillava anche trasversalmente. I coni erano ancorati direttamente alla scocca nei tipi 7 e 11 légère, mentre poggiavano su uno specifico supporto nella 11 normale.
Quest’ultimo sistema di oscillazione fu adottato definitivamente dal 1935 e, come diceva la pubblicità, mentre il motore oscillava, lo chassis restava immobile e tutte le vibrazioni erano eliminate.

Ubaldo Nifosi